Manchester, indagine sulla rete di Abedi

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Di Euronews
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Otto arresti e perquisizioni, trovati elementi importanti per l'inchiesta

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Proseguono le indagini sull’attentato alla Manchester Arena in cui hanno perso la vita 22 persone, mentre uscivano dal concerto di Ariana Grande. Si indaga sulla rete del kamikaze, otto i sospettati che rimangono agli arresti, tutti uomini, una donna arrestata poco dopo l’attentato, in Gran Bretagna, è stata rilasciata poche ore dopo.
Questo giovedì è stata passata al setaccio dagli artificieri un’abitazione di Wigan, cittadina a trenta chilometri da Manchester.
Il capo della polizia di Manchester Ian Hopkins, ha detto: “Voglio comunicarvi che gli arresti che abbiamo compiuto sono significativi e che durante le perquisizioni iniziali abbiamo trovato oggetti altrettanto significativi per l’inchiesta. Queste indagini dureranno ancora giorni quindi, come potete immaginare, ci saranno disagi per la popolazione”.
A Wigan è stato arrestato un uomo, il quinto della rete: durante le perquisizioni è stato rinvenuto del materiale ‘potenzialmente sospetto’ e sono intervenuti gli artificieri, la zona è stata isolata; non si capisce ancora se il kamikaze Abedi abbia costruito da solo la bomba o no, ma di certo la sua rete era importante ed arrivava fino in Libia, dove sono finiti in manette il padre e un fratello.

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— G M Police (@gmpolice) 25 maggio 2017

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