Come stanno i sistemi sanitari mondiali?

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Di Euronews
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Uno studio della rivista Lancet mette a confronto 195 Paesi. L'Italia sta benino, è al 13esimo posto

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L’Italia arriva 13 esima nella classifica dei sistemi sanitari mondiali, secondo lo studio della rivista britannica The Lancet)30818-8/fulltext, che si occupa di medicina.

Secondo questo studio il divario tra i Paesi dal sistema più efficace e quelli meno efficaci si è allargato dal 1990.
Il principato d’Andorra detiene la palma d’oro, la Repubblica centraficana è l’ultimo Paese.

Lo studio si basa su un indicatore che misura la qualità e l’accessibilità dei sistemi sanitari; la perfomance di ciascun Paese è stata stabilita in base al tasso di mortalità dovuto a 32 malattie che in teoria non portano alla morte a condizione che l’accesso alle cure sia rapido equeste siano efficaci (tubercolosi, cancro del seno, leucemia, alcune malattie cardiovascolari).

In tutto sono stati presi in esame 195 Paesi dal 1990 al 2015, il punteggio va da 0 a 100.

Il principato di Andorra ha 95 punti, segue l’Islanda con 94 e la Svizzera.

L’Italia meglio della Francia ma peggio della Spagna

L’Italia ha 89 punti ed è 13 esima.
Se il sistema spagnolo è migliore rispetto a quello Italiano, infatti la Spagna è all’ottavo posto con 90 punti, l’Italia arriva prima di Francia,15 esima con 88 punti, e Germania con 86.

Gli Stati Uniti sono 35 esimi e il regno Unito è 30 esimo.

È da sottolineare che la media è notevolemnete aumentata dal 1990, passando da 40,7 punti a 53,7.

Tra gli ultimi Paesi troviami Somalia con 34 punti, l’Afghanistan, 32, e infine con 29 la Repubblica centrafricana.

Sempre secondo lo studio, 167 Paesi hanno visto accessibilità e qualità del proprio sistema sanitario migliorare in maniera significativa.

Accessibilità e qualità:

È vero anche che lo scarto tra i Paesi più performanti e gli ultimi si è allargato: nel 1990 la differenza tra il primo e l’ultimo era di 62 punti contro i 66 del 2015.

Lo studio ha analizzato anche lo scarto tra le prestazioni reali e quelle attese. Negli Usa per esempio le prestazioni reali sono inferiori a 10 punti rispetto a quelle che dovrebbero essere le attese; mentre per i primi Paesi non esiste una differenza.

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