La geografia della vittoria di Emmanuel Macron

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Anche se data da molti quasi scontata, la vittoria di Emmanuel Macron è stata vissuta con sollievo in Francia.

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Anche se data da molti quasi scontata, la vittoria di Emmanuel Macron è stata vissuta con sollievo in Francia.

Francois Hollande (right) looks at Emmanuel Macron during a VE Day ceremony in Paris #Presidentielle2017pic.twitter.com/20s5BWIF35

— AFP news agency (@AFP) May 8, 2017

La mancanza di sostegno politico al di là del proprio partito non ha permesso a Marine Le Pen di andare oltre il 34% Il giovane presidente ha ottenuto la maggioranza dei suffragi in tutti i dipartimenti francesi a eccezione fatta per quello di Pas de Calais, feudo di Marine Le Pen e il dipartimento dell’Aisne.

La Le Pen ha ottenuto anche un forte sostegno in alcuni dipartimenti del Mediterraneo come il Var e la Corsica meridionale.

Macron è riuscito ad ottenere il voto delle zone tradizionalmente di sinistra: tutti i dipartimenti della regione della Bretagna – che al primo turno avevano votato per i partiti e i movimenti di sinistra e estrema sinistra – al secondo turno hanno scelto Macron.

Come al primo turno Macron ha confermato di essere forte soprattutto nelle aree maggiormente urbanizzate: in sei delle dieci città che contano il maggior numero di iscritti sulle liste elettorali Macron ha superato l’80 per cento. Il miglior risultato Macron l’ha ottenuto a Parigi,

È vero anche che per queste elezioni si è registrato il più alto tasso di astensione dal 1969, che ha toccato il 25%, mentre circa 4,1 milioni di elettori domenica hanno votato scheda bianca o nulla (il 9% le schede bianche e circa il 3% i voti non validi).
Il che vuol dire che circa un francese su tre hanno deciso di non votare né Macron né Le Pen.

Rispetto al 2002 quando Jean Marie Le Pen a sorpresa arrivò al ballottaggio sbaragliando il candidato di sinistra Lionel Jospin e le forze politiche si coalizzarono per non fare passare il Fronte nazionale, questa volta non c‘è stato il cosidetto fronte repubblicano.

In generale si fa notare come il nuovo presidente debba affrontare ancora molte sfide e si definisce la sua vittoria una fragile vittoria. Macron ha avuto al secondo turno una rimonta molto ampia guadagnando circa 41 punti percentuali rispetto al primo turno e superando di circa cinque punti le percentuali che gli assegnavano tutti i sondaggi.

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