In Venezuela il presidente ha deciso di passare alla controffensiva per tentare di sedare le proteste e restare al potere.
In Venezuela il presidente ha deciso di passare alla controffensiva per tentare di sedare le proteste e restare al potere. Durante un raduno di massa a Caracas per il primo maggio, Nicolas Maduro ha annunciato che chiederà all’organo di sovranità del popolo di riscrivere la Costituzione per riformare la struttura giuridica dello Stato.
“Annuncio che il popolo ha i poteri per convocare un’Assemblea Costituente con l’obiettivo di trasformare lo Stato, abbiamo bisogno di trasformare lo Stato, soprattutto l’Assemblea Nazionale marcia che abbiamo ora”, ha detto Maduro.
Per l’opposizione quella di Maduro è una iniziativa golpista, che ha l’obiettivo di distruggere la Costituzione attuale e cercare di evitare le elezioni.
“Quello che è successo oggi, lo dico senza voler esagerare o drammatizzare, è il più grave colpo di Stato nella storia del Venezuela, Nicolás Maduro sta dissolvendo la democrazia e la Repubblica. Di fronte a questo, i deputati dell’Assemblea Nazionale e il popolo venezuelano devono ribellarsi”, ha detto Julio Borges, presidente del Parlamento.
Battle lines: security forces and protesters prepare for a confrontation in Caracas, Venezuela on May Day https://t.co/lRbj4xlc7Bpic.twitter.com/ONFiUUuVUP
— AFP news agency (@AFP) 2 maggio 2017
Il Paese è nel mezzo di una pesante crisi economica e politica, non accennano a fermarsi le violenti proteste che in un mese hanno fatto 29 morti. A Caracas, le unità antisommossa della polizia e la Guardia Nazionale sono intervenute con gas lacrimogeni per disperdere una nuova mobilitazione contro il governo.