Presidenziali francesi: problemi interni per il Front National

Presidenziali francesi: problemi interni per il Front National
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Dopo la rinuncia di Jean-François Jalkh per la sua posizione negazionista sull'Olocausto, Marine Le Pen prova a corteggiare gli elettori di Mélenchon.

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Qualche questione da risolvere all’interno del Front National, dopo l’autosospensione di Marine Le Pen dal ruolo di leader del partito per dedicarsi interamente alla campagna presidenziale in vista del ballottaggio del 7 maggio. Un’inchiesta ha investito Steeve Briois sindaco di Henin-Beaumont, indagato per incitamento all’odio. Briois è stato chiamato per sostituire Jean-François Jalkh, già costretto a rinunciare poche ore dopo la nomina, per le sua posizione negazionista sull’Olocausto.

Steeve Briois et David Rachline visés par une enquête pour des messages haineux https://t.co/EFzTE3QHSq

— Le Monde (@lemondefr) 28 aprile 2017

Al centro della polemica alcune frasi pronunciate da Jalkh durante un’intervista nel 2000 a proposito delle camere a gas e dello sterminio di massa degli ebrei da parte dei nazisti. Intanto mentre Mélenchon, il leader della sinistra radicale, ha preso le distanze dal Front National, la Le Pen sta cercando in tutti i modi di sedurre il suo elettorato per arginare Macron.

Una scelta strategica fatta attraverso un appello sulla sua pagina Facebook e su twitter, per sfruttare il 20% di consensi raccolti dal partito di sinistra. La dialettica politica di questi giorni, in vista del secondo turno, ruota intorno all’Olocausto e al significato storico della seconda guerra mondiale, anche sul versante Macron.

“J'ai des divergences profondes avec #Mélenchon, mais ses électeurs veulent-ils voter pour un banquier ?” #19RuthElkrief

— Marine Le Pen (@MLP_officiel) 28 aprile 2017

Il leader di “En Marche” nella giornata di venerdì ha fatto visita al villaggio di Oradour-sur-Glane, a 200 km da Bordeaux,di cui restano ormai le rovine, il luogo simbolo della guerra dove nel 1944 i militari delle SS hanno ucciso 642 civili. Qui il giovane candidato ha parlato del dovere della memoria ed ha incontrato uno dei sopravvissuti.

Ne pas se souvenir, c'est prendre le risque de répéter l'Histoire et ses erreurs.

— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) 28 aprile 2017

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