Terrorismo: da Berlno a Brindisi verso la Siria. La Digos smantella rete terroristica che legava la Siria all'attentatore di Berlino, Anis Amri
È partita con l’arresto del 27enne congolese Lutumba Nkaga, avvenuto all’inizio di gennaio nel Cie di Brindisi, l’operazione internazionale di polizia che ha portato a scoprire l’esistenza di una cellula terroristica radicata a Berlino.
Undici le persone attualmente identificate, tra le quali anche il 22enne marocchino Soufiane Amri, che a fine dicembre era stato fermato insieme al congolese ad Ancona mentre si dirigeva probabilmente in Turchia.
Secondo un dirigente della Digos, si trattava di gente pronta a tutto: “Ci sono una serie di messaggi nelle varie chat da loro utilizzate da cui si deduce che il loro scopo era chiaramente quello di andare a combattere in Siria, anche con il massimo sacrificio personale”.
Il giornalista domanda: “Erano pronti a farsi saltare in aria?”
Antonio Bocelli della Digos risponde: “Molto probabilmente sì”.
Per la Digos di Brindisi, i due stranieri, partiti da Berlino, via Monaco, erano entrati in Italia il 2 dicembre dell’anno scorso, giungendo a Roma il giorno successivo. Poi si sono spostati ad Ancona il 4 dicembre con l’intenzione di imbarcarsi per Patrasso in Grecia e poi, verosimilmente, dirigersi verso Instanbul, dove si sarebbero dovuti ricongiungere ad un altro gruppo di militanti.
Amri all’epoca fu espulso dal territorio italiano e tornò in Germania, dove risiedeva. Dopo l’attentato al mercatino di Natal di Berlino e la fuga, Anis Amri venne ucciso nei pressi di Milano durante un normale controllo.