Il suo obiettivo sono i campionati di Body Building in programma in Bielorussia.
Il suo obiettivo sono i campionati di Body Building in programma in Bielorussia. Ma per Fathia Al-Amamy il percorso non è stato semplice.
Nella palestra di Bengasi, dove si allena, e in tutta la Libia, lei è l’unica donna ad essersi avvicinata a questo sport e, la prossima estate, rappresenterà – indossando rigorosamente l’hijab – il suo Paese in una competizione internazionale.
In Libia non ci sono palestre dedicate alle donne, ma Amamy, che è anche un allenatrice, ha iniziato a prepararsi nel 2012, mentre il suo paese affrontava la guerra civile.
“Sono la prima campionessa di tutta la Libia – dice con orgoglio – La mia prima partecipazione risale al 2012, alle finali della regione orientale”.
Sono stati amici e parenti a convincerla a competere. Il suo allenatore, Mohamed al-Waseea, spera che l’unione sportiva libica la sostenga: “Questa è la prima volta che una donna libica compete a livello internazionale, speriamo che l’unione sportiva le fornisca gli indumenti, il cibo e anche qualche parola di incoraggiamento”.