The Brief: appuntamento quotidiano con l'attualità europea, da Bruxelles
Il primo ministro Theresa May alla fine ha avuto facilmente il sostegno del Parlamento per indire elezioni anticipate l’8 giugno.
Anche se questa mossa è stata una sorpresa, è stata ben accolta da partiti di opposizione.
I leader del partito laburista, Jeremy Corbyn, ha cominciato a criticare il rifiuto della May a partecipare a dibattiti televisivi, mentre il primo ministro della Scozia ha rivelato le sue ambizioni.
Secondo Nicolas Sturgeon, il successo del suo Partito nazionale scozzese aprirebbe la strada per un nuovo referendum sull’indipendenza scozzese.
All’avvicinarsi dei negoziati sulla Brexit, sorgono delle domande su possibili ritardi nei colloqui.
L’articolo 50, il meccanismo formale per lasciare l’Unione europea, prevede che il paese in partenza porti a termine i negoziati entro due anni.
Per i funzionari europei, i tempi sono ristretti.
I problemi di Donald Tusk con il governo nazionalista polacco sembrano non avere fine.
Più tardi in giornata, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani sarà a Londra per incontrare il primo ministro britannico Theresa May. Il tema, ovviamente sarà la Brexit.