Regno Unito: legislative a sorpresa l'8 giugno

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Di Euronews
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La premier Theresa May vuole andare a vedere le carte e annuncia che chiede le legislative anticipate per confermare una maggioranza stabile per la Brexit

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Elezioni anticipate a sorpresa in Gran Bretagna l’8 giugno: ad annunciarle la premier Theresa May in un inatteso discorso alla nazione dinanzi al numero 10 di Downing Street, dopo averle ripetutamente escluse nei mesi scorsi.

May può contare, secondo i sondaggi, sul vantaggio del suo Partito Conservatore rispetto all’opposizione laburista ed è decisa ad approfittarne.

Così la premier: “Nelle scorse settimane i laburisti hanno minacciato di votare contro l’accordo finale che abbiamo raggiunto con l’Unione Europea. I liberaldemocratici hanno invece affermato di voler portare il governo a un’impasse. Il Partito Nazionale Scozzese ha detto che farà di tutto per metterci i bastoni fra le ruote e rendere difficoltoso l’abbandono dell’Unione Europea. Le divisioni a Westminster meteranno a rischio la nostra capacità di fare della Brexit un successo e questa incertezza potrebbe provocare instabilità al Paese. Quello che stanno facendo mette in pericolo il lavoro che dobbiamo fare a casa oltre a indebolire la posizione negoziale del governo in Europa”.

La notizia di un annuncio al termine del Consiglio dei ministri, che aveva cominciato a circolare durante la mattinata, aveva messo in apprensione il Paese, la Borsa e la sterlina, con una ridda di voci, a inseguirsi sui media britannici.

Oltre alla Francia e alla Germania, sarà quindi chiamata al voto nel 2017 anche la Gran Bretagna.

Perché la richiesta di Theresa May venga accolta, la convocazione di nuove elezioni dovrà essere approvata dai 2/3 della Camera dei Comuni.

I Labour: “Le elezioni anticipate? Un’opportunità”

I welcome the PM’s decision to give the British people the chance to vote for a government that will put the interests of the majority first pic.twitter.com/9P3X6A2Zpw

— Jeremy Corbyn MP (@jeremycorbyn) 18 aprile 2017

In controtendenza con l’immagine di un partito diviso, che da un imminente test alle urne avrebbe tutto da perdere, il leader dei Labour, Jeremy Corbyn, ha salutato con favore l’appello di Theresa May ad elezioni anticipate. Nei suoi primi commenti, Corbyn ha parlato del voto come di “un’opportunità” offerta agli elettori britannici per “ribellarsi al governo e alla sua agenda economica, che ha lasciato la sanità nazionale in difficoltà, le scuole a corto di fondi e così tanta gente in preda all’incertezza”.

I LibDem: “Opportunità sì, ma anche opportunismo”

"A fantastic opportunity for the British people to change the direction of our country - to vote for that change" says @timfarron#ge2017pic.twitter.com/gQiktnWzUx

— DailySunday Politics (@daily_politics) 18 aprile 2017

Di opportunità (e di opportunismo) parlano anche i LibDem. Schiacciato alle ultime elezioni del 2015 dal balzo dello UKIP e dalle buone prestazioni del Partito Nazionale Scozzese, i liberaldemocratici hanno affidato al numero uno Tim Farron il messaggio di una “fantastica opportunità” per “votare per il cambiamento” e “cambiare il corso” delle politiche nazionali. Alle opportunità menzionate dal leader, il deputato Alistair Carmichael associa tuttavia anche un altro concetto, parlando a BBC Radio 5 di “colossale prova di opportunismo” da parte di Theresa May, che con la convocazione di elezioni anticipate contraddice le affermazioni che andava ripetendo da mesi.

Visto dalla Scozia: “May vuole portare il Regno Unito a destra”

The Tories see a chance to move the UK to the right, force through a hard Brexit and impose deeper cuts. Let's stand up for Scotland. #GE17

— Nicola Sturgeon (@NicolaSturgeon) 18 aprile 2017

Alla ribalta delle cronache per la richiesta di un referendum che permetta alla Scozia di restare nell’Unione Europea, il First Minister scozzese Nicola Sturgeon ha dal canto suo invitato a ribellarsi contro quella che definisce una strategia della premier britannica. “I Tories – ha scritto Sturgeon su Twitter – vedono (ndr: nelle elezioni anticipate) un’occasione per portare il Regno Unito a destra, spingere per una Brexit senza concessioni e imporre ulteriori tagli. Ribelliamoci per la Scozia”.

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