G7: Niente nuove sanzioni alla Russia sulla Siria

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Per Alfano le sanzioni non devono essere "il fine" ma "lo strumento per arrivare a un obiettivo"

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Niente nuove sanzioni per la Russia per il suo sostegno al regime di Assad. È la conclusione del G7 dei ministri degli esteri che si è tenuto in questi due giorni a Lucca.

A spingere per le sanzioni era in particolare il britannico Boris Johnson, ma il padrone di casa, Angelino Alfano, ha spiegato che “ci sono sensibilità diverse” in merito: “In questo momento non vi è un consenso per altre nuove sanzioni come strumento efficace per il raggiungimento dell’obiettivo che ci poniamo innanzi. Le sanzioni non sono il fine. Le sanzioni dal nostro punto di vista sono il mezzo, sono lo strumento per arrivare ad un obiettivo”

Su un punto invece si è raggiunta l’unità, non solo fra i sette grandi, ma anche nella riunione allargata ai paesi del Golfo e alla Turchia: non c‘è futuro possibile per la Siria con Bashar al-Assad. Una posizione che non sarebbe di chiusura nei confronti di Mosca, ma piuttosto una mano tesa, secondo il segretario di Stato Usa Rex Tillerson: “Penso sia chiaro per tutti noi che il regno della famiglia Assad stia volgendo al termine. Noi vogliamo creare un futuro per la Siria che sia stabile e sicuro. E allora la Russia può far parte di quel futuro e avere un ruolo importante. Oppure la Russia può mantenere l’alleanza con questo gruppo che, noi crediamo, non servirà gli interessi a lungo termine della Russia”.

Tillerson, prima di partire proprio per Mosca, ha accusato la Russia di non aver mantenuto i suoi impegni di supervisore della distruzione delle armi chimiche da parte della Siria. Mentre il ministro turco della sanità conferma: i test sulle vittime dell’attacco di Idlib dimostrano che è stato usato gas sarin.

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