L’organizzazione separatista basca Eta ha cominciato il processo di abbandono delle armi.
L’organizzazione separatista basca Eta ha cominciato il processo di abbandono delle armi. 40 anni dopo la fondazione, e sei anni dopo la proclamazione di un cessate il fuoco unilaterale, i vertici del gruppo hanno trasmesso alla polizia francese l’elenco dei depositi di armi in loro possesso.
Un passo storico, per la Commissione internazionale di verifica:
“La Commissione auspica che col sostegno di tutti gli attori più rilevanti questo passo storico aiuterà a consolidare la pace e la coesistenza nella società basca”.
Una volta fallito il progetto di una lotta armata per l’indipendenza, il governo di Madrid incassa il risultato politico e rilancia.
“Devono disarmarsi e scomparire, questo devono fare, e senza avere nulla in cambio dallo stato spagnolo, che continua ad avere il sostegno di tutti i democratici”.
Le azioni dell’Eta hanno causato almeno 850 morti, una militarizzazione permanente del territorio e il varo di leggi eccezionali in parte ancora in vigore.