Cibo e vestiti ritornano sugli stand ad al Naby Younis, a Mosul est.
Cibo e vestiti ritornano sugli stand ad al Naby Younis, a Mosul est. Lo storico mercato cittadino, per tre anni sotto l’occupazione dell’Isil, fino allo scorso mese è stato teatro delle imboscate e degli attacchi suicidi dei combattenti jihadisti.
Dopo cinque mesi di offensiva della coalizione a guida statunitense, l’emergenza ora è legata alle forniture idriche ed elettriche.
“La cosa più importante è la sicurezza – dice un giovane residente – La vita sotto l’Isil è morte per 24 ore al giorno. Non c’era da mangiare e da bere. Se un bambino andava a giocare, veniva ucciso. Non c’era niente”.
“La cosa più importante è che i jihadisti dell’Isil siano andati via – aggiunge un abitante di al Naby Younis – Basta fare un po’ di pulizia. Dateci acqua ed energia elettrica e la vita tornerà”.
Le strade portano ancora i segni dei bombardamenti che hanno distrutto anche parte del sistema fognario. Ma nelle zona liberata di Mosul ora la priorità è accogliere amici e parenti che fuggono dall’assedio di Mosul ovest.