L'Europa a due velocità evidenzia le fratture in seno ai 27

L'Europa a due velocità evidenzia le fratture in seno ai 27
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Il gruppo di Visegrad, Polonia in testa, teme una divisione fra Est e Ovest

PUBBLICITÀ

L’Europa a più velocità che i quattro grandi hanno avallato a Versailles non piace a tutti i Ventisette. È quanto emerso al termine del vertice informale che si è tenuto a Bruxelles in preparazione dell’incontro che si svolgerà il 25 marzo per i 60 anni del Trattato di Roma.

“Per quanto riguarda la cosiddetta Europa a più velocità ho notato, non senza sorpresa, che da alcuni nostri colleghi questa è vista come l’intenzione di introdurre una nuova linea divisoria, un nuovo tipo di cortina di ferro fra Est e Ovest. Ma non è questa l’intenzione”, ha sottolineato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker.

Ma i paesi del gruppo di Visegrad non sono convinti. Particolarmente agguerrita la Polonia, che ha già dovuto mandare giù il rospo della rielezione di Donald Tusk. La premier Beata Szydlo accusa: “Questo è un tentativo di dividere l’Unione europea. Noi siamo con quelle regioni che vogliono l’unità europea, il rispetto reciproco e le pari opportunità fra gli Stati. E questi sono per la maggior parte paesi dell’Europa centrale e orientale”.

Secondo il presidente francese François Hollande, uno dei sostenitori più convinti dell’idea, l’intenzione sarebbe, al contrario, di ritrovare un’unità perduta: “Ci sono delle debolezze – ha detto -, ci sono delle difficoltà e l’Europa ha mostrato di non essere in grado di prendere delle decisioni al momento giusto. Mentre è quel che deve fare per i prossimi anni, deve mostrare di essere unita – questa è una prima condizione – e di avere dei valori”.

Valori e un progetto che dovranno essere incorporati nella Dichiarazione di Roma. Che, ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, “Non sarà solo piena di belle parole, si tratterà di poter dire fra uno, due, tre o cinque anni: abbiamo realizzato quello che abbiamo scritto”.

Ma per Varsavia la stessa rielezione di Tusk è la prova dell’esistenza di un’Unione “sotto il diktat di Berlino”.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Ue: Tusk riconfermato, Polonia isolata

Confermato Donald Tusk alla presidenza del Consiglio europeo

Un summit per tracciare il futuro dell'Ue