Dal vertice di Bruxelles l'auspicio del Presidente della Commissione Europea. Ma l'attivazione dell'art. 50 è ormai alle porte. Tusk: pronti a reagire in 48 ore
Con l’avvio delle procedure per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea ormai a un passo, a tenere banco al vertice di Bruxelles sono anche tempi di reazione delle istituzioni europee e scenari per il dopo-Brexit.
Juncker: “Un giorno i britannici torneranno a bordo”
“Non mi piace la Brexit, perché vorrei che restassimo nella stessa barca con i britannici – ha detto il Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker -. Spero che venga il giorno in cui torneranno a bordo. In ogni caso, la Brexit non è la fine dell’Unione Europea, non è la fine del nostro sviluppo, né tantomeno delle nostre ambizioni”.
Londra e l’attivazione dell’art. 50. Tusk: “Pronti a reagire in 48 ore”
Londra conta di notificare l’attivazione dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona che avvierebbe l’iter della Brexit al più tardi entro la fine del mese.
“Siamo pronti per tutte le procedure – ha detto il Presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk -. Non ho dubbi che al momento opportuno saremmo in grado di reagire nell’arco di 48 ore.
Credo che si tratti di un tempo di reazione ragionevole”.
Verso un summit straordinario per il futuro dei rapporti UE-Londra
Dalla data della notifica britannica dipenderà poi quella di un summit straordinario, dedicato a formulare le linee guida dei negoziati con Londra. Fonti diplomatiche sostengono che il ricorso all’ormai celebre Articolo 50 potrebbe arrivare già la prossima settimana. In tal caso, la cancelliera tedesca Angela Merke ha fatto sapere che il summit potrebbe già svolgersi il 6 aprile.