Filippine, testimone accusa Duterte: "Da sindaco uccise con le squadre della morte"

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Di Euronews
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Un ex poliziotto filippino accusa il capo dello stato Rodrigo Duterte di almeno 200 esecuzioni extragiudiziali, commesse quando l’attuale presidente era sindaco di…

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Un ex poliziotto filippino accusa il capo dello stato Rodrigo Duterte di almeno 200 esecuzioni extragiudiziali, commesse quando l’attuale presidente era sindaco di Davao. Secondo Arturo Lascanas, Duterte avrebbe costituito squadroni della morte per eliminare tossicodipendenti e senzatetto.

Lascanas ha confermato le accuse deponendo davanti a una Commissione del Senato di Manila.

“Non posso portarmi nella tomba questi oscuri e malefici segreti, sono cose dovute alla mia obbedienza nei confronti del sindaco Duterte e della sua campagna contro la criminalità e la droga. Sono stato così ciecamente fedele a lui che mi sono ritrovato coinvolto perfino nell’assassinio di miei due fratelli”.

A dicembre lo stesso Duterte aveva parlato delle esecuzioni extragiudiziali:

“Posso ammettere che un certo numero di uccisioni avvengano in occasione delle attività della polizia. E questo lo so perché a Davao avevo l’abitudine di farlo io stesso”.

Secondo alcune stime, gli squadroni della morte crearti da Duterte avrebbero assassinato oltre mille persone.

La guerra alla droga lanciata dal presidente filippino come primo atto della sua presidenza, ha finora causato la morte di 7000 persone, e si è attirata le critiche preoccupate di gran parte della comunità internazionale.

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