Corea del Sud: il vice-presidente di Samsung Electronics incriminato per corruzione

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Di Euronews
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Lee Jae-yong avrebbe pagato tangenti per circa 35 milioni di euro

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Il vice presidente di Samsung Electronics sarà incriminato per corruzione, insieme a quattro alti dirigenti del gruppo, che si sono dimessi.

I magistrati sospettano che Lee Jae-yong abbia versato tangenti per l’equivalente di poco meno di 35 milioni di euro in cambio di protezione politica.

Lee Kyu-chul , il portavoce del procuratore speciale aggiunge:

Per quanto riguarda le accuse di corruzione, la Presidente Park sarà probabilmente incriminata, perché è uno dei sospetti nell’inchiesta correlata.

Partito dalla politica, al centro dello scandalo che scuote la Corea del Sud c‘è dunque ormai Samsung, il più grande chaebol del paese, ossia il principale dei conglomerati industriali, molti dei quali nati da capitalismo familiare, che scandiscono la vita dei sudcoreani.

La presidente e la sua Rasputin

Contro la presidente Park Geun-hye è partita una procedura d’impeachement. In mezzo a Park e a Lee c‘è la controversa figura di una confidente della capo di stato, Choi Soon-Sil , già a processo, che avrebbe esercitato la sua influenza su Park, alcuni dicono fino al plagio, per favorire gli affari di Samsung.

Mano a mano che venivano rivelati i dettagli dello scandalo, i sudcoreani sono scesi in piazza regolarmente e con manifestazioni oceaniche per chiedere la destituzione della presidente. Ed hanno ottenuto l’avvio della procedura che dovrebbe concludersi in giugno.

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