Draghi a Trump: "Non manipoliamo il cambio, attenti alle vostre politiche"

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Di Diego Giuliani
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Dal Parlamento Europeo la replica alle accuse del Consigliere per il commercio del Presidente USA. Poi un altolà alla volontà di allentare le regole finanziarie

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“L’euro non si tocca, noi non manipoliamo il cambio”. Nella sua audizione al Parlamento Europeo, il presidente della BCE Mario Draghi parla di “irrevocabilità” della moneta e unica, difende le politiche di Francoforte dalle critiche di Washington e all’amministrazione Trump replica, esprimendo preoccupazione per il recente annuncio di un allentamento delle regole finanziarie.

Altolà agli USA: “Se abbiamo contenuto i rischi è grazie ai regolatori

“Ritengo che in buona parte il fatto che non si stia assistendo ad aumenti significativi dei rischi per la stabilità finanziaria – ha detto Draghi – sia la ‘ricompensa’ per gli interventi che legislatori, regolatori e supervisori stanno adottando dal momento in cui la crisi finanziaria ha iniziato a manifestarsi”.

“Niente manipolazioni dell’Euro”. Draghi difende BCE e Berlino

Al consigliere per il commercio di Trump, Peter Navarro, che venerdì aveva accusato la Germania di sfruttare un “euro grandemente sottovalutato”, Draghi replica poi difendendo sia Berlino, sia la linea abbracciata dalla Banca Centrale Europea. “Prima di tutto non siamo dei manipolatori della
moneta – dice -. Secondo, le politiche monetarie che abbiamo fatto riflettono la diversa posizione nel ciclo dell’Eurozona e degli Stati Uniti”.

“L’Europa è in ripresa ma il Quantitative Easing prosegue”

Crescita del PIL e disoccupazione ai minimi da maggio 2009 confermano la ripresa dell’economia europea, ha detto Draghi, ma fintanto che “tutti ne avranno beneficiato” il quantitative easing proseguirà. Si andrà quindi certamente oltre marzo e, se necessario, anche oltre dicembre, ad un ritmo mensile che da aprile scenderà tuttavia da 80 a 60 miliardi di euro.

Qui l’intervento di Draghi sullo stato dell’economia europea

Draghi da Merkel: appuntamento a Berlino

Draghi, che giovedì sarà a Berlino per parlare dello stato dell’economia dell’Eurozona con la cancelliera Angela Merkel, ha poi aggiunto che la politica monetaria accomodante sta non solo rilanciando l’economia, ma è anche necessaria per centrare senza scossoni gli obiettivi d’inflazione della Banca Centrale Europea.

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