Marine Le Pen e l'Europa: "Cambiare le regole o ce ne andremo"

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Il direttore di campagna Florian Philippot: "Il modello è un'Europa di nazioni libere, ma se Bruxelles dirà no, sarà referendum"

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Tra i punti che hanno infiammato la platea del Centro di congressi di Lione,
la promessa di campagna di Marine Le Pen di “restituire alla Francia la sua sovranità nazionale” ed evolvere verso “un’Europa di nazioni indipendenti al servizio del popolo”. Istanze che, se vincesse, la candidata del Front National ha detto andrebbe subito a presentare a Bruxelles.

Qui le 144 promesse per le presidenziali in cui si declina il programma di Marine Le Pen per le elezioni presidenziali

“A Bruxelles chiederemo di restituirci la sovranità che ci hanno rubato”

A spiegare come è, all’inviata di euronews, il numero due del Partito e direttore della campagna presidenziale, Florian Philippot. “Direbbe loro ‘ho un mandato popolare e voglio recuperare la sovranità che ci avete rubato – spiega -: monetaria, finanziaria, sulle frontiere,legislativa. O Bruxelles dirà di sì e allora, cambiando del tutto il quadro, al referendum che seguirà potremmo decidere di restare, perché non sarà più l’Unione Europea di oggi, ma un’Europa di nazioni libere. Oppure, se Bruxelles dice no, al referendum decideremo allora di lasciare l’Unione Europea”.

Il “patriottismo economico” e il modello Brexit

Le prospettive aperte dalla Brexit sembrano poi ispirare la promessa di una “Francia prospera”, che passi per misure come un “patriottismo economico”, un”“protezionismo intelligente” e il “ritorno a una moneta nazionale”.

"La relocalisation de nos productions passe par le protectionnisme intelligent et le patriotisme économique." #AssisesMLPpic.twitter.com/QON14HT8rI

— Marine Le Pen (@MLP_officiel) 5 febbraio 2017

Marine Le Pen dal suo account Twitter: “La relocalizzazione delle nostre produzioni passa per un protezionismo intelligente e il patriottismo economico”“La Francia dovrebbe lasciare l’Europa, proprio come l’ha fatto il Regno Unito – dice una militante -. Già solo con l’Euro ci abbiamo rimesso. Rispetto al Franco s‘è rivelata una catastrofe. E con gli accordi di Schengen è stato lo stesso”. “Ci si attendeva che il Regno Unito colasse a picco e invece è ancora lì – dice un altro sostenitore di Marine Le Pen -. Sul piano economico va anzi meglio, sembra che non stia ancora andando in rovina. Hanno capito tutto gli inglesi”.

Incoraggiati dai sondaggi, i sostenitori di Marine Le Pen guardano insomma al Regno Unito come alla Francia di domani. “Dopo la Brexit, i sostenitori di Marine Le Pen credono sempre di più a una “Frexit” – conclude l’inviata di euronews, Anne Devineaux -. Per loro, la vittoria non è mai stata così a portata di mano. All’Europa non resta che attendere con il fiato sospeso l’esito, del tutto incerto, di queste elezioni presidenziali”.

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