Dopo vaste proteste di piazza il primo ministro socialdemocratico cede
A seguito di protete di piazza come non si erano mai viste dopo la rivoluzione, il governo romeno ha annunciato il ritiro del decreto che depenalizza i reati di corruzione e abuso d’ufficio .
Over 170.000 people in Bucharest tonight. People from all over the country expected to join tomorrow. Maybe >25k #rezistam#romaniaprotestpic.twitter.com/agAjDlxqsx
— Andrei Cazacu (@AndreiCzc) 4 febbraio 2017
“Non voglio dividere la Romania. La Romania non può essere divisa in due. Credo che il Paese, in questo momento, compresi i nostri elettori, sia spaccato in due, forse in più pezzi. Ed è l’ultima cosa che voglio”- ha detto il primo ministro socialdemocratico Sorin Grindeanu, travolto dalle polemiche dato che il decreto avrebbe salvato anche politici del suo partito sotto processo.
Il capo del governo ha anche fatto sapere che questa domenica si terrà un consiglio straordinario per trovare il giusto modo di annientare gli effetti del decreto.
Nelle piazze, i manifestanti, hanno subito iniziato a festeggiare. A Timisoara 25.000 persone si sono messe a cantare l’inno nazionale subito dopo aver saputo del passo indietro dell’esecutivo.