Critiche le opposizioni, chiedono che Westminster possa controllare le trattative
Settantasette pagine, dodici punti. Il governo britannico ha presentato il Libro Bianco con le linee guida del divorzio dall’Ue, autorizzato ieri da un primo voto parlamentare . La linea è di chiusura sull’immigrazione – controllo degli ingressi, anche dei cittadini Ue – di apertura sul fronte commerciale, dove si auspicano intese doganali “reciprocamente vantaggiose” con l’Unione.
“Il libro bianco chiarisce che intendiamo portare avanti legislazioni separate in aree come il commercio e l’immigrazione raggiungendo benefici reciproci ed evitando un distruttivo salto nel buio” – ha detto David Davis , ministro britannico per l’uscita dall’unione europea.
I parlamentari dell’opposizione laburista hanno criticato il testo considerandolo vago e tardivo, “impossibile una riflessione sensata”, dicono, e chiedono tempo. Critico anche il partito nazionalista scozzese, uno dei loro parlamentari, Stephen Gethins, dice: “Siamo in un gran casino. Parliamo di qualcosa che colpirà le vite di ognuno di noi e la gente merita di meglio”.
I nazionalisti scozzesi, insieme agli altri partiti d’opposizione chiedono che la legge che autorizza il governo a innescare Brexit, venga emendata al fine di dare al parlamento maggior controllo sulle trattative con l’Unione. Ma il primo ministro Theresa May vuole fare presto e innescare il processo di uscita entro la fine di marzo. Il via libera definitivo del parlamento, dunque, dovrà arrivare in fretta.