Trump contro Teheran: dopo legge antimusulmana americani non possono entrare in Iran

Trump contro Teheran: dopo legge antimusulmana americani non possono entrare in Iran
Diritti d'autore 
Di Alberto De Filippis
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Teheran decide di vietare l'ngresso agli americani. Proteste antiTrump in molti aeroporti Usa. Scioperano i tassisti newyorkesi e Uber cerca di approfittarne

PUBBLICITÀ

Gli americani non possono entrare in Iran. In diplomazia questo si definisce principio di reciprocità e Teheran ha deciso di utilizzarlo dopoché la nuova amministrazione statunitense ha deciso di vietare l’ingresso in America dei cittadini provenienti o detentori di documenti di sette paesi musulmani fra cui l’Iran.

La tensione è iniziata con una guerra di tweet ed è continuata con le dichiarazioni al parlamento iraniano.

While respecting Americans & differentiating between them &hostile U.S. policies, Iran will take reciprocal measures to protect citizens.5/7

— Javad Zarif (@JZarif) January 28, 2017

Cosi il presidente dell’assemblea: “Le restrizioni dell’amministrazione americana mostrano che a Washington hanno paura della propria ombra. Dimostrano anche un razzismo nascosto dietro misure demagiche”.

Misure che hanno però gettato nel caos molti aeroporti dove tanti viaggiatori sono bloccati a causa delle nuove disposizioni.

A New York molti avvocati si sono offerti gratuitamente di rappresentare le persone fermate alla frontiera.

LITERALLY on the ground. Volunteer lawyers are working pro-bono on a Saturday preparing habeus corpus petitions for detainees at JFK. pic.twitter.com/ddUeQBi7AY

— NYC Mayor's Office (@NYCMayorsOffice) January 28, 2017

Persino i tassisti di New York hanno deciso di scioperare contro queste misure. Uber ha cercato di approfittarne offrendo corse a prezzi ridotti e migliaia di persone hanno preferito disiscriversi dal sito di prenotazioni accusato di voler approfittare di una sacrosanta protesta.

Goodbye, Uber</a>. It’s not me…it’s you. <a href="https://twitter.com/hashtag/DeleteUber?src=hash">#DeleteUber</a> <a href="https://t.co/D9zKHDs6dn">pic.twitter.com/D9zKHDs6dn</a></p>&mdash; Eric Haywood (EricHaywood) January 29, 2017

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

USA: caos al JFK, il primo iracheno rilasciato si dice "sorpreso" - giudice federale blocca le espulsioni

Trump: giro di vite sui rifugiati. Sospesi gli ingressi da alcuni Paesi a rischio terrorismo

Attacco in Iran, Teheran minaccia Israele: l'Ue chiede di evitare l'escalation in Medio Oriente