Siria, Lavrov: "alcuni Paesi occidentali vorrebbero minare gli accordi pace"

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Di Euronews
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Oltre 120 morti in tre giorni tra miliziani, soldati e civili nella provincia di Deir Ez-Zor, dove l’Isis ha attaccato alcune posizioni governative.

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Oltre 120 morti in tre giorni tra miliziani, soldati e civili nella provincia di Deir Ez-Zor, dove l’Isis ha attaccato alcune posizioni governative. Nel tiro incrociato sono rimasti uccisi almeno 27 civili, mentre sono 95 le vittime militari sui due fronti. Tutto questo mentre, Isis a parte, è in corso nel Paese una tregua e si prepara il vertice di Astana del 23 gennaio, passo preliminare per i negoziati di pace ginevrini.
Vertice di Astana che vedrà protagonisti Russia, Iran e Turchia, oltre ad alcuni gruppi ribelli, e con un invito esteso alle Nazioni Unite e alla nuova amministrazione statunitense.

Il ministro degli Esteri russo avverte:
“Spero che alcuni paesi occidentali che si sono sentiti messi da parte non cerchino di minare questi accordi solo per complicare la situazione per tutti. Noi riceviamo tali informazioni e contiamo che vinca un approccio responsabile e non il desiderio di vendicarsi”.

La situazione sul campo è ulteriormente complicata dalla decisione del Programma Alimentare Mondiale, che a causa dei combattimenti in corso ha sospeso il lancio di aiuti su Deir Ez-Zor. Le organizzazioni umanitarie intanto lanciano l’allarme per i minori: oltre 300.000 sono intrappolati nelle diverse regioni sotto assedio.

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