La carenza d’acqua a Damasco, in Siria, potrebbe essere risolta: governo e ribelli hanno raggiunto un accordo per permettere ai tecnici di riparare la principale struttura d’approvvigionamento della c
La carenza d’acqua a Damasco, in Siria, potrebbe essere risolta: governo e ribelli hanno raggiunto un accordo per permettere ai tecnici di riparare la principale struttura d’approvvigionamento della capitale, che si trova nella valle di Wadi Barada, a circa 15 chilometri di distanza.
Questa zona resta fra i principali fronti del conflitto fra regime e ribelli, nonostante la tregua proclamata il 30 dicembre.
Gli insorti ritengono che la riserva sia stata danneggiata circa due settimane fa dai bombardamenti del governo che invece li accusa di aver contaminato l’acqua con il diesel.
Il guasto ha provocato una riduzione o l’interruzione delle forniture per circa cinque milioni di persone a Damasco e nelle zone circostanti. Nella capitale gli abitanti sono costretti a file di 3 ore per rifornirsi d’acqua, spesso proveniente dai pozzi, in punti d’approvvigionamento provvisori.