Usa-Russia: ultimi fuochi di Obama, nuove sanzioni contro Mosca

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Di Alberto De Filippis
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A ridosso dell'insediamento di Trump, il presidente uscente Obama ordina nuove sanzioni contro la Russia

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A pochi giorni dalla presa di possesso dello Studio Ovale da parte del presidente-eletto Donald Trump, l’esecutivo uscente di Barack Obama ha deciso nuove misure contro la Russia.

Cinque cittadini della cosiddetta lista Magnitski sono adesso interdetti dall’ingresso sul territorio statunitense. I loro beni sono stati congelati.

Sergei Magnitsky, avvocato russo diventato un simbolo della lotta contro la corruzione, è stato arrestato nel 2008 dopo aver scoperto gravi reati fiscali, da parte dei funzionari della polizia e delle autorità fiscali russe a spese dello Stato russo. La sua morte in prigione nel 2009 ha innescato le prime tensioni tra Russia e Stati Uniti.

Fra queste persone ci sono anche i presunti assassini dell’ex spia e successivamente avversario del Cremlino, Alexander Litvinenko. Nel 2006 l’uomo è morto, ucciso da un avvelenamento al polonio, dopo aver incontrato gli agenti di Mosca Andrej Lugovoi e l’uomo d’affari Dmitri Kovtun con cui aveva bevuto un the avvelenato.

Il Cremlino ha ribadito che queste nuove misure non faranno che peggiorare i rapporti fra Washington e Mosca.

Sanzionato anche Alexander Bastrykin, capo del potente Comitato di indagine russo incaricato di importanti inchieste penali nel paese e fra gli uomini più vicini al presidente Putin.

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