Cpt di Cona. Sandrine è morta per trombo-embolia polmonare

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Di Euronews
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Il decesso della giovane ivoriana ha scatenato la rabbia nel centro di accoglienza

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È rimasta per ore esanime in un bagno del centro di accoglienza di Conetta. È morta per trombo-embolia polmonare la giovane Sandrine Bakayoko. L’autopsia esclude ogni violenza o causa virale.

Il decesso della ragazza venticinquenne originaria della Costa d’Avorio ha scatenato la rabbia dei migranti accolti nel centro in provincia di Venezia, che accusano i soccorsi di essere arrivati in ritardo.

La testimonianza di un abitante delle vicinanze:

Hanno cominciato a fare confusione, tumulti…da quello che si riusciva a vedere hanno messo dei tavoli davanti al cancello d’ingresso. Hanno acceso anche un fuoco davanti al cancello d’ingresso. Urla, urlavano, facevano un sacco di casino.

E un altro aggiunge:

Devono andare via, devono portarli a casa tutti, fermarli da dove partono. Stop, chiuso.

Da 15 a 1500 persone

Non è la prima volta che gli ospiti del centro protestano per le condizioni di accoglienza e per l’affollamento. Nella notte, in seguito alla morte della ragazza, si sono barricati dentro, trattenendo 25 operatori e hanno staccato la luce. Dopo una trattativa hanno accettato di rilasciare il personale.

Secondo il sindaco di Cona, Alberto Panfilio , il Cpa (Centro di prima accoglienza) di Conetta era nato nel luglio del 2015 per ospitare 15 migranti. In agosto erano già 300. Oggi vi si trovano 1500 persone. In teoria sarebbe un centro di transito, in attesa di un’altra sistemazione, ma non è raro che i richiedenti asilo vi restino anche per un anno.

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