Il 2017: l’anno della vittoria contro il terrorismo.
Il 2017: l’anno della vittoria contro il terrorismo. Sono parole di profondo ottimismo quelle pronunciate dal Presidente francese François Hollande, primo leader occidentale in visita in Iraq dall’avvio della grande offensiva contro l’autoproclamato Stato Islamico.
Hollande si è poi detto fiducioso che la battaglia per riprendere la città di Mosul possa finire prima dell’estate: “Abbiamo un nemico comune: il terrorismo, Daesh, il fondamentalismo” ha detto in conferenza stampa accanto al Presidente iracheno Fuad Masum. “È un nemico che dobbiamo combattere nel territorio in cui si trova, in Iraq, in Siria. Ma dobbiamo anche comprendere a fondo i legami esistenti tra questo gruppo terroristico e un certo numero d’individui che vengono manipolati ed organizzano degli attentati in numerosi Paesi”.
Il Capo dello Stato francese, che ha incontrato le forze Peshmerga, ha inoltre visitato i militari inviati sul terreno da Parigi. Militari messi a dura prova durante il mandato del Presidente socialista che viene accusato di non aver fatto investimenti all’altezza dell’impegno richiesto alle forze armate.
Gli esperti ridimensionano inoltre le aspettative di Hollande ricordando che la battaglia di Mosul così come quella di Raqqa si combattono quartiere per quartiere e che le aree urbane sono un terreno particolarmente favorevole alle milizie che subiscono un assedio.