Disastro Sochi: almeno un mese prima dei risultati. Mosca non scarta ancora del tutto pista dell'attentato
Le autorità russe affermano di aver concluso la fase principale delle indagini circa il disastro aereo che ha sterminato il coro dell’Armata Rossa, precipitato a Sochi, nel mar Nero, a bordo di un Tupolev poco dopo il decollo. Una catastrofe che ha fatto 92 morti.
Le due scatole nere sono state ritrovate assieme a migliaia di parti dell’apparecchio, ed ora ora tutto dev’essere analizzato.
Secondo il ministero della difesa questo dovrebbe durare molte settimane: “Abbiamo ispezzionato la scena della catastrofe”, ha detto il ministro. “19 cadaveri sono stati recuperati, 230 frammenti umani e almeno 2000 pezzi dell’aereo sono risaliti a galla nelle acque dell’incidente”.
Ma non si scarta ancora del tutto l’attentato anche se si tende a privilegiare la pista del guasto tecnico. Per ora non sembra che a bordo dell’apparecchio ci siano state esplosioni, ma anche il guasto, dicono a Mosca, potrebbe essere stato provocato intenzionalmente.