Netanyahu: "Rivedere i rapporti con Onu e stop ai finanziamenti"
“Una vergogna”. E’ durissima la reazione di Israele contro il Consiglio di Sicurezza dell’Onu dopo la risoluzione che chiede lo stop all’espansione delle colonie nei Territori. Lo Stato ebraico, ha fatto sapere il premier Benyamin Netanyahu, intende ora rivedere le relazioni con le Nazioni Unitte e di interrompere il finanziamento a cinque dei suoi organismi. Il ministero degli esteri israliano ha 30 giorni di tempo per rivalutare tutti i contatti.
Un attacco che non risparmia nemmeno Barack Obama, accusato di essersi schierato contro Israele. La piccola vittoria per il presidente americano uscente, dopo aver fallito nel favorire i negoziati tra israeliani e palestinesi, ha scatenato tuttavia l’ira di Gerusalemme. Obama, ha sottolineato Netanyahu ha, di fatto, tradito gli impegni assunti nel 2011 di non imporre condizioni allo Stato ebraico attraverso l’Onu, consentendo al Consiglio di Sicurezza, con l’astensione degli Stati Uniti al Palazzo di Vetro, di compiere un agguato anti-israeliano che infiammerà tutto il Medio Oriente.
Per il premier dello stato ebraico il voto di venerdì è simile a quello dell’80 e di fatto rappresenta il tentativo di imporre ad Israele i termini di un accordo di pace con i palestinesi: “Non funzionerà oggi, come falli’ allora”, ha aggiunto Netanyahu, ricordando che il presidente eletto, il repubblicano Donald Trump, cambiera’ registro alle Nazioni Unite.
The big loss yesterday for Israel in the United Nations will make it much harder to negotiate peace.Too bad, but we will get it done anyway!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 24 dicembre 2016