Il sistema carcerario britannico in crisi profonda. Un'altra rivolta, stavolta nel carcere di Birmingham
Dopo ore di trattativa è finita la rivolta nel carcere di Birmingham, dove numerosi detenuti sono insorti dopo aver aggredito una guardia e averle rubato una chiave, prendendo il controllo dapprima di due e poi di quattro ali del penitenziario.
Il carcere coinvolto ospita 1450 reclusi. La protesta riguardava le condizioni di detenzione. I detenuti, intanto, hanno diffuso sul web foto che li ritraevano con elmetti e altro equipaggiamento sottratto alle guardie.
Dice un rappresentante delle polizia carceraria: “Tutto questo accade a causa della mancanza di investimenti. Qui abbiamo perso una trentina di persone in poche settimane. La gente non vuole lavorare qui, perché è pericoloso e il settore è in crisi”.
Non è la prima volta che accade. Almeno un paio di altre proteste sono esplose nelle ultime settimane in altrettante carceri del Paese. Questo ha attratto l’attenzione sulla vita nelle carceri, sul sovraffollamento e sul ruolo, in alcuni istituti, di contractor privati.