Varsavia, magnete per imprese

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Dinamica e in espansione, Varsavia è una delle città in più rapida crescita nell'Unione europea

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Il crescente numero di imprese di successo in Polonia sta producendo un clima favorevole per gli investimenti, che attrae sempre più capitali internazionali e locali. Andiamo a vedere perché Varsavia è una delle destinazioni più business-friendly

Dinamica e in espansione, Varsavia è una delle città in più rapida crescita nell’Unione europea. La sua posizione strategica, nel cuore dell’Europa, la rende un hub interessante per diversi settori di attività. Oltre 27 mila imprese registrate con capitale straniero sono presenti qui, fra cui alcuni ben noti marchi internazionali.

Nel 1992 General Electric è stata una delle prime società presenti sul mercato globale ad aprire degli uffici a Varsavia. Oggi conta 6.500 dipendenti a livello nazionale e continua a investire in soluzioni innovative in settori come aviazione, energia o tecnologie mediche. La direttrice di GE Poland Beata Stelmach spiega: “Dopo 25 anni, vediamo che non solo è stata un’ottima decisione, ma oggi ci stiamo anche espandendo, perché il capitale umano è eccezionale. Qui si può trovare una vasta gamma di strumenti utilizzabili dalle start up come dalle grosse compagnie e ampio accesso a personale ben formato, qualificato, pronto per lavorare”.

Personale qualificato e giovani imprenditori: il risultato è che il 30 per cento delle 2.400 start up polacche ha sede a Varsavia.

L’associazione Startup Poland le accompagna nelle prime fasi del loro sviluppo.

“L’innovazione è già un settore in crescita – dice Julia Krysztofiak-Szopa, direttrice di Startup Poland -, ma potrebbe esserlo ancora di più: abbiamo bisogno di più scambi di conoscenze, di condivisione fra gli imprenditori, e questo sta succedendo ora grazie alle nostre sale riunioni, grazie al centro creativo in cui teniamo il programma globale di Startup Poland”.

Al tempo stesso, le autorità locali stanno cercando di sviluppare una rete di partenariati e collaborazioni transfrontaliere incoraggiando le relazioni fra le compagnie polacche e internazionali. E anche le start up hanno un ruolo in questa sfida, spiega il vice sindaco della capitale Michal Olszewski: “La città di Varsavia sta cercando di mettere le grosse compagnie in relazione con le start up per lanciare programmi insieme e cominciare a risolvere problemi, inclusi i problemi che a volte ci troviamo ad affrontare come città. La ragione principale per venire a Varsavia a creare una compagnia nei prossimi anni è l’ottima accessibilità al mercato, una forza lavoro qualificata e le infrastrutture della città che migliorano la qualità della vita”.

Ma nella città di Chopin non si trovano solo imprese, ma anche molta cultura.
Eventi e attività arricchiscono il calendario in tutte le stagioni, rendendo Varsavia una destinazione turistica molto attrattiva. Nel 2015 sei milioni e mezzo di turisti hanno visitato la città, quattro milioni dei quali polacchi.
La qualità della vita ha attirato fra gli altri Philippe Godard, direttore generale dell’hotel Sofitel locale, che vive qui da quattro anni e, dice, ha visto l’industria turistica svilupparsi significativamente a Varsavia: “Dal 2012, anno dei campionati europei di calcio, abbiamo visto una vera crescita dell’interesse per Varsavia. Un interesse al tempo stesso per il turismo di piacere e per il turismo d’affari”.

E di notte si è trascinati da un fascino ancora diverso, soprattutto durante il periodo natalizio.
Abbiamo proseguito la nostra visita in compagnia di Philippe, che ha voluto mostrarci uno dei bei locali di Varsavia in cui i polacchi passano le serate in compagnia. Gli abbiamo chiesto che cosa ami di più della sua città adottiva.

“È una città estremamente moderna, molto aperta – ha risposto -. A Varsavia è un po’ come avere un piede negli Stati Uniti. Questo produce un mix molto interessante, fra una cultura europea antica e questa modernità ed energia americane. A Varsavia tutti escono la sera, in estate e in inverno. La differenza è che l’estate rimangono all’esterno mentre in inverno frequentano luoghi chiusi. Guardate com‘è stasera: siamo a metà settimana e il locale è pieno. Capita anche di farsi invitare a casa di parenti o amici, ma comunque si esce. I polacchi sono molto socievoli, e a Varsavia c‘è una reale volontà di entrare in contatto con culture diverse, di conoscersi meglio”.

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