Presidenziali in Austria, domenica il voto

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Questa domenica l’Austria va alle urne per eleggere il suo presidente, dopo annullamenti e rinvii del voto.

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Questa domenica l’Austria va alle urne per eleggere il suo presidente, dopo annullamenti e rinvii del voto.
A contendersi il più alto scranno del paese il verde
Alexander Van der Bellen e il liberal-nazionale Norbert Hofer.

Al ballotaggio di maggio, annullato dalla Corte Costituzionale, il candidato ecologista Alexander Van der Bellen, aveva vinto con uno scarto di poco più di 31 000 voti.

Il suo avversario spera che il vento che ha soffiato prima a Londra poi negli Stati Uniti, raggiunga anche l’Austria.

Anche perché la vittoria di Trump, così come la Brexit, sono entrati di prepotenza negli argomenti di campagna elettorale, oltre all’Europa e alle relazioni nternazionali.

Alexander Van der Bellen accusa l’avversario di voler portare l’Austria fuori dall’Europa, quando questi si dice invece a favore di un’ Austria forte all’interno del club comunitario.
L’elezione di Trump ha sparigliato le carte.

Alexander Van der Bellen:

“Non sappiamo se Donald Trump perseguirà una politica isolazionista come annunciato.Per noi europei può solo significare una cosa: serrare i ranghi; dovremo esplorare e definire cosa abbiamo in comune, perseguire i nostri interessi comuni, adesso più che mai “.

Ripiega sui confini casalinghi il candidato dell Fpö, Partito per la libertà dell’Austria, che ribadisce le sue posizioni protezionistiche:

Norbert Hofer: “Ribadisco le mie proposte, saranno gli austriaci a decidere sugli accordi di libero scambio con Canada e Usa (Ttip e il Ceta).
Saranno i cittadini a decidere, quando dovrò firmarlo l’anno prossimo, faremo quello che gli austriaci decideranno, il potere risiede nelle mani del popolo”.

Argomenti che toccano le corde della sensibilità austriaca, la paura di un declassamento del sistema paese è forte malgrado i fondamentali economici siano più che sani e facciano sognare i vicini europei,

Con un deficit pubblico all’1%, la crescita all’1,3%, nel 3°trimestre del 2016, la disoccupazione all’8% (il tasso più basso della zona euro) l’Austria resta tra i Paesi più prosperi del vecchiocontinente.

Eppure degli 8,7 milioni di abitanti appena il 23% crede in un futuro migliore.

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