L’Ucraina ha celebrato questo lunedì il terzo anniversario della rivolta di Maidan, che ha sancito il distacco di Kiev da Mosca e l’avvicinamento all’Unione…
L’Ucraina ha celebrato questo lunedì il terzo anniversario della rivolta di Maidan, che ha sancito il distacco di Kiev da Mosca e l’avvicinamento all’Unione europea.
Iniziata il 21 novembre 2013, la protesta costò la vita a centinaia di manifestanti e una ventina di poliziotti e terminò tre mesi dopo con il rovesciamento del presidente filorusso Viktor Ianukovic.
“Oggi l’Ucraina e l’Unione europea sono molto più vicine l’una all’altra di tre anni fa” ha sottolineato Il presidente Petro Poroshenko. “Ciò significa che i piani e le richieste di Euromaidan stanno diventando realtà.”
Ma non tutti la pensano così. Un migliaio di miliziani del gruppo Azov ha partecipato a una marcia di protesta, a Kiev, per affermare che la maggior parte degli obiettivi della rivolta non è stata raggiunta.
Una ventina di nazionalisti a volto coperto ha attaccato gli uffici di una filiale della banca russa Sberbank, spaccando le vetrine e i bancomat.
In un’altra zona della capitale, è stato preso di mira un negozio al piano terra del quartier generale del partito filorusso “Scelta ucraina”.