Presidenziali francesi: il "rottamatore" Macron si candida ufficialmente

Presidenziali francesi: il "rottamatore" Macron si candida ufficialmente
Di Euronews
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La corsa per l’Eliseo ha un nuovo contendente.

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La corsa per l’Eliseo ha un nuovo contendente. L’ex ministro dell’Economia Emmanuel Macron ha ufficializzato la sua candidatura, senza passare dalle primarie della gauche. “Ha pugnalato Hollande”, è stato il primo commento di Alain Juppé, favorito nei sondaggi della destra alle presidenziali francesi del 2017.

“Ho visto dall’interno la vacuità del nostro sistema politico, dei partiti tradizionali” che non “persegueno più l’interesse generale” ma “solo quello personale”, ha dichiarato Macron da un palco di una banlieue parigina. È lui il “rottamatore” in terra francese, che può prendere voti a sinistra e a destra.

Marine Le Pen dice di non temerlo. La leader del Front National lo ha definito “il candidato delle banche” che non strapperà dunque elettori al suo partito, facendo riferimento al passato da banchiere di Macron.

Con uno sguardo all’America che ha scelto Trump, Le Pen ha espresso ottimismo per la sua corsa presidenziale perché “c‘è un movimento mondiale”, ha detto, “che rifiuta la globalizzazione incontrollata, un devastante ultra-liberismo che spinge le popolazioni a scontrarsi e a cancellare le Nazioni”.

Per Juppé la sfida della globalizzazione si vince solo mantenendo stretti legami con l’Europa e non con l’euroscetticismo. Una posizione che lo pone un po’ più a sinistra dell’ex presidente Nicolas Sarkozy, molto più critico nei confronti di Bruxelles e per la linea dura in materia di sicurezza e immigrazione.

Entrambi però, in vista delle primarie di fine novembre, devono fare i conti con un candidato in ascesa nei sondaggi. Ovvero l’ex primo ministro nominato da Sarkozy, François Fillon.

Il popolo della gauche attende l’annuncio a dicembre di Hollande sulla sua candidatura o meno per un secondo mandato. Se rinuncerà, darà il suo sostegno al premier Manuel Valls che, in quel caso, dovrebbe fare i conti con Arnaud Montebourg, ministro dimissionario di Hollande.

Il candidato “verde” dell’Eliseo sarà invece Yannick Jadot, vincitore delle primarie.

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