Ankara-Berlino: relazioni tese

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Nel febbraio scorso, Angela Merkel si reca in visita ufficiale a Ankara.

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Nel febbraio scorso, Angela Merkel si reca in visita ufficiale a Ankara.
Per la Germania della cancelliera Merkel, soffocata dall’arrivo massicccio di oltre un milione di profughi, è cruciale mantenere buone relazioni con la Turchia.
È Angela Merkel l’artefice dell’accordo tra Turchia e Unione europea per contenere il flusso migratorio al di là del bosforo, siglato alla fine dell’anno scorso.
E Angela Merkel farà di tutto per preservare rapporti e intesa.

Ma le relazioni bilaterali tra i due Paesi andranno deteriorandosi nel corso del 2016. Nel giugno scorso il Bundestag vota la risoluzione con cui si riconosce il genocidio armeno.

Voto che va di traverso a Ankara.

Ma non è tutto, nel novembre scorso, il presidente tedesco Joachim Gauck riceve il caporedattore del quotidiano Cumhuryiet, Can Dündar.
Evento che suona come una scudisciata nei confronti di Ankara.

Il giornalista è stato condannato per aver pubblicato notizie scomode ritenute segreti di Stato da Ankara.

Al fallito colpo di Stato nel luglio scorso, sono seguiti arresti e purghe in vari settori statali.
Moltissimi tra gli altri i giornalisti finiti in manette.

All’inizio del mese, sono finiti in carcere con l’accusa di attività terrorista nove giornalitsi del Cumhuriyet e il nuovo caporedattore.

Misure criticate da Berlino.

“Per quanto rigurada la Turchia, è allarmante per me ch che la libertà di stampa e di opinione siano continuamente oggetto di restrizioni”.

Parole che non sono piaciute a Ankara, che ha accusato Berlino di ospitare sospetti implicati nel golpe di luglio.Sospetti di cui Berlino chiede l’estradizione.

“Siamo sorpresi dalla posizione tedesca. In questo modo si incoraggia il terrorismo”.

La Germania, che ospita la più grande comunità curda d’Europa, circa un milione di persone, senza contare i Turchi della diaspora, quelli in Germania sono i più numerosi al mondo, teme che le tensioni etniche e sociali turche possano riflettersi sul suolo tedesco.

È di qualche giorno fa una manifestazione a Colonia, dove circa 25 mila curdi hanno protestato contro contro Erdogan.

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