Calcio: la storia di Ammar, da rifugiato ad arbitro in Germania

Calcio: la storia di Ammar, da rifugiato ad arbitro in Germania
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Di Cinzia Rizzi
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In un anno, la vita di Ammar Sahar è cambiata radicalmente.

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In un anno, la vita di Ammar Sahar è cambiata radicalmente. Il 27enne rifugiato siriano, è partito da Hama alla volta della Germania nell’ottobre 2015 e oggi è un arbitro nella Berlin League, la sesta divisione tedesca. Il suo sogno? Arbitrare in Bundesliga.

“Spero di poter approdare in Bundesliga o in seconda divisione in futuro”, spiega il siriano. “Lavoro duramente ogni giorno per poter arrivare in Bundes, uno dei migliori campionati in Europa e nel mondo, così come quello inglese e spagnolo”.

Arrivato in Germania, Ammar ha subito contattato la federcalcio tedesca proponendosi come arbitro, lavoro che svolgeva già in Siria. Non è stato semplice però all’inizio: “Quando ho cominciato a lavorare come arbitro nella Berlin League, ho dovuto superare un ostacolo: ero appena arrivato e non parlavo tedesco, quindi ho avuto un problema di comunicazione con i giocatori. Ora ho un po’ più d’esperienza, ho imparato molte nuove parole e soprattutto la terminologia specifica del calcio”.

Ammar, che domenica scorsa ha arbitrato il suo quinto incontro in Germania, continua a lavorare sodo, nella speranza, un giorno di poter realizzare il suo sogno.

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