La conferenza sul clima COP22 si è aperta a Marrakech in un’atmosfera carica di soddisfazione per l’entrata in vigore dell’accordo di Parigi tre giorni prima.
La conferenza sul clima COP22 si è aperta a Marrakech in un’atmosfera carica di soddisfazione per l’entrata in vigore dell’accordo di Parigi tre giorni prima.
Ségolène Royal, ministro francese dell’Ambiente, ha passato il testimone della presidenza della conferenza dell’Onu a Salaheddine Mezouar, ministro degli Esteri del Marocco.
“La rapida entrata in vigore dell’accordo di Parigi – ha sottolineato Patricia Espinosa, segretaria esecutiva della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, – è una chiara ragione per festeggiare, ma ci ricorda anche al momento giusto le alte aspettative che sono riposte su tutti noi. Raggiungere gli scopi e le ambizioni dell’accordo di Parigi non è scontato. Ci siamo impegnati a sforzarci di cambiare il corso di due secoli di sviluppo basato su alte emissioni di biossido di carbonio.”
I Paesi che hanno ratificato l’accordo di Parigi sono ormai 100 su 192 firmatari. In Marocco i riflettori tornano ad illuminare i cambiamenti climatici e si accende la lampada solare a forma di fiore dell’Etiopia, simbolo della Conferenza.
“Durante i lavori della COP22, che si svolge fino al 18 novembre a Marrakech, è stato fissato un obiettivo chiaro – osserva l’inviata di euronews, Kawtar Wakil: limitare l’aumento delle temperature entro i 2 gradi. Per farlo, le grandi linee delle azioni da realizzare sono state tracciate: una transizione energetica rapida verso il solare e l’eolico, la preservazione delle risorse idriche, l’adattamento dell’agricoltura al riscaldamento climatico, in particolare sul continente africano che accoglie questa conferenza internazionale.”