Mutilazioni genitali: l'incubo di mezzo milione di donne in Europa

Mutilazioni genitali: l'incubo di mezzo milione di donne in Europa
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

L’11 ottobre molti Paesi hanno celebrato la Giornata internazionale per i diritti delle bambine, voluta dall’Onu.

L’11 ottobre molti Paesi hanno celebrato la Giornata internazionale per i diritti delle bambine, voluta dall’Onu. In questa puntata di Insiders abbiamo affrontato alcune tristi forme di violenza che devono subire alcune ragazze in tutto il mondo, ancora oggi nel XXI secolo in Europa. In particolare, i matrimoni coatti e le mutilazioni genitali.

È molto difficile avere i numeri esatti di queste pratiche, perché vengono fatte di nascosto, a volte prima che le vittime arrivino in Europa. E spesso sono i genitori che le impongono e le attuano.

L’infibulazione è una procedura che prevede l’asportazione parziale o totale dei genitali esterni o altre menomazioni, senza alcuna giustificazione medica. Quasi mezzo milione di donne che vivono nell’Unione Europea sono andate incontro a mutilazioni genitali e quasi 180.000 ragazze sono a rischio ogni anno.

Per ciò che concerne i matrimoni coatti il Regno Unito è all’avanguardia nella raccolta dati: si contano quasi 1300 casi ogni anno, un quarto di questi riguarda minorenni.

L’infibulazione e le nozze forzate di solito vanno di pari passo. Lo ha raccontato Damon Embling in un reportage dal Regno Unito.

Il nostro secondo approfondimento arriva dal Belgio, uno dei primi e dei pochi paesi in Europa ad aver reso i matrimoni coatti un reato. Valerie Gauriat ha firmato questo reportage.

In studio abbiamo dialogato con Isabelle Gillette-Faye, che dirige il GAMS (Groupe pour l’Abolition des Mutilations Sexuelles féminines).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Matrimoni imposti e mutilazioni genitali: il coraggio delle donne che dicono no

Infibulazione: valorizzare la prevenzione già in atto nei paesi d'origine delle vittime

Allarme infibulazione nel Regno Unito, oltre 400 casi al mese