Il significato del giorno dell'Ashura

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Durante le celebrazioni dell'anniversario della morte dell'imam Hussein, da parte della comunità sciita, aumenta il rischio degli scontri settari.

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Centinaia di migliaia di pellegrini sciiti, vestiti di nero, si sono radunati mercoledì nella città santa di Kerbala in Iraq per commemorare il martirio dell’imam Hussein, avvenuto nel settimo secolo. Evento chiave, al quale risale l’origine della scissione tra sunniti e sciiti.

Le comunità sciite di tutto il mondo celebrano il decimo giorno del mese di Muharram, il giorno di Ashura appunto, che corrisponde a quello in cui è avvenuta l’uccisione di Hussein. Durante la cerimonia i fedeli innalzano le bandiere verdi dell’Islam e quelle rosse, simbolo del sangue del martire.

Al-Hussein è il figlio di Ali e nipote del profeta Maometto, assassinato nel 680 durante la battaglia di Kerbala dalle truppe del califfo Yazid. Il mausoleo di Hussein della città é diventato meta di pellegrinaggio.

Durante le celebrazioni gli sciiti si autoflagellano come atto punitivo contro l’inerzia dei loro antenati che sono fuggiti dalla battaglia di Kerbala lasciando Al-Hussein da solo a fronteggaire l’esercito nemico.

Gli sciiti rivendicando il fatto che dovesse essere Hussein, primo imam degli sciiti a succedere nella lotta per la leadership dell’Islam e non Yazid.

Con l’arrivo del regime laico di Saddam Hussein, è stata proibita qualsiasi manifestazione religiosa nei luoghi santi sciiti dell’Iraq tra cui Najaf, Karbala e Kufa.

La caduta di Saddam Hussein nel 2003 grazie all’intervento degli americani ha portato alla presa di potere da parte degli sciiti.Le celebrazioni religiose sono ricominciate, in particolare quella per commemorare l’uccisione di Hussein.

A questa spesso partecipano le alte cariche religiose sciite, diventate gli obiettivi di numerosi attentati .E’ il caso dell’assassinio dell’Ayatollah Mohammed Bquir Al Hakim, leader del Supremo Consiglio Islamico Iracheno, ucciso dall’esplosione di un’autobomba a Najaf nel 2003, per mano di Al Qaeda che ha provocato la morte di oltre 120 persone.

Dopo l’attacco sferrato da un kamikaze dell’Isis a Baghdad contro dei pellegrini sciiti lo scorso 9 ottobre che ha ucciso 5 persone, a Kerbala sono state adottate misure di scurezza più severe. Lo scopo è di evitare l’intrusione degli estremisti di Daesh e Al Qaeda, che considerano gli sciiti degli apostati che meritano di morire.

Il potere sciita in Iraq sostenuto da Teheran ha via via politicizzato l’evento religioso, trasfomandolo in una forma di settarismo politico contro i sunniti. Le due comunità religiose che hanno convissuto per secoli senza particolari frizioni, oggi si sono trasformate in due realtà nemiche.

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