Un commando armato ha fatto irruzione in una moschea sciita di Kabul, dove centinaia di fedeli si erano riuniti in occasione della vigilia dell’Ashura per commemorare il martirio dell’Imam Ali, nipote
Un commando armato ha fatto irruzione in una moschea sciita di Kabul, dove centinaia di fedeli si erano riuniti in occasione della vigilia dell’Ashura per commemorare il martirio dell’Imam Ali, nipote del Profeta Maometto. Uccise almeno 14 persone. Ferite altre 26. Gli assalitori sono stati uccisi.
Il governo afghano aveva vietato manifestazioni pubbliche in occasione dell’Ashura, visti i numerosi attentati realizzati in passato da gruppi fondamentalisti sunniti in Afghanistan, Pakistan e Bangladesh, che considerano gli sciiti apostati.
Così un testimone: “Quando gli attaccanti sono entrati nel santuario hanno aperto il fuoco. Ho visto delle persone che sono state evacuate e ho visto almeno tre vittime”.
Il commando, di almeno tre membri, indossava divise dell’esercito afghano.
In una ricostruzione un primo kamikaze ha attivato l’esplosivo che portava nel suo giubbotto, mentre un secondo è stato ucciso in uno scontro a fuoco.
L’attentato non è stato rivendicato, ma si sospetta che dietro questa azione ci sia la mano di Daesh.