Judo, GP Tashkent: Abigél Joó passeggia sul tatami uzbeco

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Scena insolita durante la terza giornata del Grand Prix di judo di Tashkent, in Uzbekistan.

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Scena insolita durante la terza giornata del Grand Prix di judo di Tashkent, in Uzbekistan. Nella semifinale della categoria maschile -100kg, l’azero Jalil Shukurov vincitore sul tagico Saidzhalol Saidov per ippon, dopo nove secondi sul tatami, festeggiando il successo, si infortuna. Riuscirà comunque a partecipare alla finale, dove verrà però sconfitto dall’uzbeco Soyib Kurbonov.

Yakhyo Imamov riesce finalmente a salire sul gradino più alto del podio nel Grand Prix di casa, cogliendo il successo nella categoria -90kg. Il 26enne supera in finale con uno yuko al golden score, il connazionale Davronbek Sattorov e, dopo un bronzo e un argento, si mette al collo la medaglia più pregiata.

Sorpresa nella massima categoria di peso, dove a prendersi la vittoria è l’outsider Yerzhan Shynkeyev. Il 30enne kazako ottiene il primo centro in carriera nel circuito, battendo per yuko nell’atto conclusivo il numero uno del seeding e grande favorito, Andrey Volkov. Fatale per il russo l’uchi-mata a metà incontro.

Tutto come previsto, invece, tra le donne -78kg. E’ Abigél Joó a trionfare. La 26enne ungherese, unica top 10 tra le donne sul tatami uzbeco, sconfigge con un uchi-mata per waza-ari la kazaka Albina Amangeldiyeva.

Pedro Lasuen, euronews: “Due incontri, una medaglia d’oro. E’ questa la vittoria più facile della sua carriera?”

Abigél Joó: ‘‘Sì ed è la ragione per la quale sono venuta qui. Speravo potesse stato così facile!”

Pedro Lasuen, euronews: ‘‘Un ippon dopo 15 secondi in semifinale e una finale più impegnativa. Cos‘è successo, cos’ha fatto la differenza?’‘

Abigél Joó: ‘‘In finale, l’altra ragazza era un po’ più piccola di me ed è difficile combattere in quelle condizioni. Era anche più forte, rispetto alla judoka che ho incontrato in semifinale, ma fortunatamente sono riuscita a realizzare un ouchi-gari ed era quello che volevo’‘.

Pedro Lasuen, euronews: “Con sei vittorie e un totale di 20 medaglie, i judoka uzbechi hanno rispettato il contratto sportivo e morale firmato con il loro pubblico. Ma soprattutto, il Grand Prix di Tashkent è stato una sorta di presentazione per le giovani speranze locali. Uomini, donne, tutti giovani, provenienti da un Paese in cui i successi sportivi aumentano in maniera esponenziale dalla sua indipendenza nel 1991”.

Chiudiamo con l’azione di quest’ultima giornata. Ce ne sono due a dire il vero. La prima è l’ippon di Abigél Joó, in semifinale dopo soli 15 secondi.

La seconda vede protagonista Dabronbek Attorov, che realizza un ippon tecnicamente perfetto nel quarto di finale contro il kazako Meirambek Zhangabay.

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