Usa: Trump attacca sostenitrice della Clinton, "ha girato video erotici"

Usa: Trump attacca sostenitrice della Clinton, "ha girato video erotici"
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Sulla campagna elettorale per la Casa Bianca irrompe la pornografia.

PUBBLICITÀ

Sulla campagna elettorale per la Casa Bianca irrompe la pornografia. Il candidato repubblicano Trump si è scagliato contro la ex miss universo Alicia Machado, supporter della Clinton, rivelando l’esistenza di un video erotico che la riguarda.

Ma secondo un sito di informazione, nel video comparirebbe lo stesso Trump, per un cameo in cui si vede bere champagne a bordo di una limousine.

“Il suo ultimo messaggio è troppo sconclusionato perfino per lui. Questo dimostra come sia inadatto per temperamento a essere presidente e comandante in capo”, ha attaccato la Clinton.

Trump continua imperterrito a condurre il dibattito secondo i suoi ritmi, ignorando perfino i consigli del suo staff, e rimette nel mirino la sua avversaria.

“Hillary Clinton ha passato la vita raccogliendo donazioni da portatori di interessi particolari che hanno distrutto le nostre fabbriche e cancellato i posti di lavoro del Michigan e degli altri Stati. Ecco come si diventa ricchi, prendendo il vostro posto di lavoro e il vostro denaro, per poi correre lontano dal vostro Stato”.

Dopo il primo faccia a faccia in tv, il tycoon repubblicano è apparso meno efficace di Hillary, ma non condivide il giudizio degli stessi suoi collaboratori.

La sua credibilità presso la stampa è in calo: persino una decina di media conservatori hanno invitato a non votare per Trump.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Scontro Clinton-Trump su Cuba. Nel 1988 il tycoon ha tentato di violare l'embargo?

Usa, l'ex vicepresidente Pence: "Io contro l'isolazionismo, dobbiamo sostenere gli alleati"

Trump a processo, morto l'uomo che si è dato fuoco davanti al tribunale di New York