Un robot campione di calcio balilla

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Potrebbe essere la madre di tutte le sfide per i campioni di calcio balilla: un robot in grado di sconfiggere una squadra umana.

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Potrebbe essere la madre di tutte le sfide per i campioni di calcio balilla: un robot in grado di sconfiggere una squadra umana.

A pensarci sono stati gli studenti del laboratorio di automatica presso il Politecnico federale di Losanna, in Svizzera.

Le stecche sono dotate di motori lineari ad alta dinamica, che permettono di regolare rapidamente la posizione dei giocatori in campo e di ruotarle per calciare la palla, come spiega uno degli studenti, Leo Sibut: “Abbiamo un primo motore che permette di spostare i giocatori in modo lineare e un secondo motore che ruota le stecche. Il sistema può raggiungere una precisione sub-millimetrica nel posizionamento e può calciare con una forza pari a quasi il doppio del giocatore umano medio. Le posizioni delle stecche sono aggiornate trecento volte al secondo”.

Gli studenti dicono di averci messo sei mesi per progettare e assemblare il prototipo.

Il robot vede la palla grazie a una telecamera ad alta velocità collocata sotto il pavimento del campo da calcetto.

La telecamera capta 300 immagini al secondo. Il movimento della palla è analizzato in tempo reale attraverso algoritmi di elaborazione delle immagini. Le informazioni vengono trasmesse al computer che controlla il movimento e il posizionamento della stecca.

Il prototipo è in grado di sconfiggere avversari umani, ma secondo alcuni esperti siamo ancora lontani da un’era in cui i robot possano realmente competere contro gli umani nello sport.

Lo scienziato informatico Peter Bentley dice che i problemi sorgono in ambienti non controllati, dove una folata di vento può far saltare tutti i calcoli immessi nella programmazione: “Il robot non conosce il mondo per davvero, sa solo quel che gli viene detto, ed è ‘vivo’, per così dire, probabilmente solo da due o tre anni. Noi abbiamo avuto 3,6 miliardi di anni d’evoluzione per abituarci a quest’ambiente, perciò devo dire che sono un po’ pessimista. Ci vorrà parecchio tempo per sviluppare questi robot – decenni probabilmente, forse addirittura centinaia di anni – prima che siano in grado di sfidare sportivi professionisti”.

Nel caso di Losanna, poi, manca anche tutta la parte strategica: il sistema attuale permette solo di rilevare la palla, bloccarla e calciare verso la porta.

Ora gli studenti e il coordinatore del progetto, Christophe Salzmann, intendono sviluppare un programma in questo senso: “La tappa successiva – conferma Salzmann – è la strategia. Ora disponiamo di diverse informazioni, sappiamo dove si trovano gli avversari, per cui possiamo elaborare una strategia più avanzata in cui ci serviamo di queste informazioni ad esempio per calciare sul lato per poter raggiungere la porta dell’avversario”.

Per il futuro, Salzmann intende lanciare un campionato di calcetto fra robot, in cui i programmatori si sfideranno usando strategie diverse.

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