La Turchia continua le operazioni militari a poche ore dall'entrata in vigore della tregua annunciata da Stati Uniti e Russia
L’aviazione turca uccide 20 combattenti dell’Isil nel nord della Siria e intensifica i bombardamenti a poche ore dall’entrata in vigore della tregua siglata tra Stati Uniti e Russia.
In totale, sono oltre 100 i morti, in tutto il Paese, da quando i capi delle diplomazie, John Kerry e Sergey Lavrov, hanno annunciato l’intesa.
L’esercito di Ankara – da parte sua – vuole liberare al più presto l’area di confine dalla minaccia dei combattenti jihadisti, ma anche dalle milizie curde.
“È nostro dovere nei confronti del nostro popolo quello di sradicare l’Isil in Siria e fare in modo che non possa più compiere attacchi nel nostro Paese – ha detto Recep Tayyp Erdogan in un messaggio televisivo – L’operazione Scudo dell’Eufrate è il primo passo in questa direzione”.
Ankara sostiene di aver messo al sicuro il suo confine nel raggio di 91 chilometri, da Azaz a Jarablus dove stanno facendo ritorno – dalla stessa Turchia – centinaia di siriani.
L’attesa, ora, è per l’inizio della tregua concordata tra Stati Uniti e Russia: l’inviato Onu per la Siria, Staffan De Mistura, vede una possibilità di riaprire il dialogo politico tra le parti in lotta già ad ottobre.
-18th Day of Operation Euphrates Shield#EuphratesShield#Jarabulus
*10.09.2016 pic.twitter.com/I5NxFdJyg6
— TR Diplomacy (@TRDiplomacy) September 10, 2016