Bayer rilancia ancora per la scalata a Monsanto (ma forse non abbastanza)

Bayer rilancia ancora per la scalata a Monsanto (ma forse non abbastanza)
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Di Diego Giuliani
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Voci discordanti sull'accoglienza della nuova offerta da 65 miliardi di dollari. La stampa tedesca: "Devono salire a 130 $ per azione"

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Bayer mette sul piatto nuovo denaro sonante, nella speranza di riuscire nella scalata a Monsanto. Superando la sua precedente offerta, che era già da record, il gigante farmaceutico tedesco ha rilanciato fino a 65 miliardi di dollari, uno in più rispetto alla sua precedente offerta, per un equivalente di oltre 58 miliardi di euro. Fonti vicine alle trattative sostengono che le parti siano vicine a un accordo e che Monsanto abbia già schiuso i propri conti a Bayer per le verifiche di rito.

#Bayer sweetens #Monsanto bid as talks enter final stretch https://t.co/kCflrGfNg6 by @LudwigBurger, Arno Schuetze and @GregRoumeliotis

— Reuters Business (@ReutersBiz) September 6, 2016

La stampa tedesca: “Offerta insufficiente, non si esclude un’Opa ostile”

#RheinischePost#Düsseldorf Der Übernahmekampf nimmt Fahrt auf. In den
Gesprächen, ... https://t.co/wxQtCfO2Ix

— press-reports (@pr_mi_com) September 6, 2016

Di denaro, secondo il tedesco Rheinische Post, ce ne vorrebbe però ancora: perché l’accordo vada in porto, il quotidiano sostiene che l’offerta debba salire dagli attuali 127,50 $ a 130 $ per azione. Così fosse, la palla tornerebbe nel campo del Consiglio di vigilanza di Bayer che – in vista della sua prossima riunione del 14 settembre – pare non escluda anche l’ipotesi di un’Opa ostile. A luglio una precedente offerta a 125$ per azione era stata rispedita al mittente, perché giudicata insufficiente.

Scalare per adeguarsi: il modello sono le altre maxi-fusioni

La tentata scalata di Bayer a Monsanto si inserisce nel quadro delle maxi-fusioni che hanno già interessato altri colossi del settore: quella tra Dow Chemical e DuPont, ufficializzata nel dicembre 2015, e quella tra Syngenta e ChemChina.

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