Due attacchi, rivendicati da una fazione dei Taleban, hanno colpito il Pakistan.
Due attacchi, rivendicati da una fazione dei Taleban, hanno colpito il Pakistan. Uno degli attentati è stato compiuto davanti al tribunale di Mardan, da un kamikaze che indossava un giubbotto con almeno 8 chili di esplosivo.
L’uomo ha cercato di entrare nell’edificio ed è stato bloccato dai poliziotti.
L’attentato ha provocato almeno 12 morti e oltre 40 feriti.
“Secondo i testimoni, l’assalitore ha lanciato una granata e poi ha cercato di avanzare”, racconta il capo della polizia di Mardan, Ijaz Ahmed Khan. “A quel punto un poliziotto ha cercato di fermarlo, l’uomo ha gridato “Allah è grande”; gli spari della polizia hanno fatto detonare il giubbotto dell’assalitore”.
Il gruppo Jamaat-ur-Ahrar ha rivendicato l’attentato di Mardan e quello che ha colpito un quartiere cristiano alla periferia di Peshawar, all’alba. Quattro i kamikaze in azione, uccisi nell’intervento dei militari. Morta una guardia locale.
La stessa organizzazione estremista aveva perpetrato la strage di cristiani a Lahore a Pasqua e quella di avvocati a Quetta lo scorso 8 agosto.