Morto Karimov: padre padrone dell'Uzbekistan per 25 anni

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È stato il padre padrone dell’Uzbekistan per 25 anni, da quando nel 1989 diventa segretario generale del partito comunista uzbeko.

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È stato il padre padrone dell’Uzbekistan per 25 anni, da quando nel 1989 diventa segretario generale del partito comunista uzbeko.

Nato a Samarcanda nel 1938, Islam Karimov cresce in un orfanotrofio statale. Laureatosi in ingegneria meccanica, cerca il riscatto a un’infazia grigia nel partito Comunista, dove fa carriera.

Nel 1990 è proclamato presidente della Repubblica socialista sovietica uzbeka, nel 1991, dopo aver dichiarato l’indipendenza dell’Uzbekistan, indice e vince le prime elezioni presidenziali con l’86% delle preferenze.

I modi in cui gestisce elezioni e paese lo rendono inviso agli Stati Uniti, che dopo l’11 settembre 2001 cambiano rotta e lo considerano un alleato strategico contro il terrorismo.
Durante il conflitto in Afghanistan, l’Uzbekistan ospita un contingente americano nella base di Karshi-Khanabad, nota come K2.

Ma le relazioni tra i due Paesi si deteriorano in seguito alle critiche di Washington sulle violazioni dei diritti umani e il massacro di Andijan, nel 2005, durante il quale le forze di sicurezza aprono il fuoco indiscriminatamente sui manifestanti che protestano contro la povertà e la corruzione. Vengono uccise centinaia di persone tra cui bambini e donne.

Reprimendo le libertà civili, aggirando e modificando la Costituzione con diversi referendum, Karimov riesce a farsi rieleggere fino al 2015. Sempre con una maggioranza bulgara.

JeromePio</a> <a href="https://twitter.com/MTKS75">MTKS75SimNasr</a> Les agences seront les plus rapides pour donner la nouvelle. D&#39;éventuels prétendants <a href="https://t.co/ySLOjwt3zK">https://t.co/ySLOjwt3zK</a></p>&mdash; Etienne Combier (derisionfever) 30 août 2016

E mette a tacere le critiche interne e esterne. Gli osservatori dell’Osce, quando ammessi, hanno contestato la regolarità dello svolgimento delle elezioni.

Mentre la comunità internazionale a più riprese ha puntato il dito contro il mancato rispetto dei “diritti umani”: https://www.amnesty.org/fr/latest/news/2016/04/uzbekistan-russia-forcible-returns-to-face-torture/
https://www.hrw.org/world-report/2016/country-chapters/uzbekistan
https://rsf.org/fr/actualites/le-predateur-de-la-liberte-de-la-presse-islam-karimov-saccroche-au-pouvoir.

Altra critica mossa a Karimov è non aver fatto niente per il prosciugamento del lago di Aral la cui superficie nel 2010 si era ridotta al 10% di quella originale.

La distruzione degli ecosistemi del lago, così come la presenza di una base militare in cui venivano testate armi biologiche, hanno avuto un impatto devastante sulla flora e fauna lacustre.

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