Sarebbe stato un ragazzo tra i 12 e i 14 anni, utilizzato dall’Isil come kamikaze, a provocare oltre 50 morti e una settantina di feriti durante una festa di matrimonio in una comunità curda a…
Sarebbe stato un ragazzo tra i 12 e i 14 anni, utilizzato dall’Isil come kamikaze, a provocare oltre 50 morti e una settantina di feriti durante una festa di matrimonio in una comunità curda a Gaziantep. Lo affermano le autorità turche.
L’Isil ha già compiuto vari attentati nel Paese.
In questo caso, l’azione potrebbe essere una vendetta per la conquista di Manbij, in Siria, da parte delle forze curde.
I testimoni hanno descritto una grande esplosione avvenuta mentre gli invitati stavano ballando e la festa era quasi al termine.
Lo scoppio è stato udito in tutta la città.
“I nostri amici e i nostri vicini erano lì” riferisce Ibrahim Ozdemir. “Siamo molto addolorati. L’attacco è stata un’atrocità. Vogliamo porre fine a questi massacri. Stiamo soffrendo, soprattutto le donne e i bambini.”
Il vicepremier Mehmet Şimşek, che ha visitato i feriti assieme al ministro della Sanità, ha affermato che i turchi supereranno il terrorismo grazie a una grande solidarietà.
Il presidente Erdogan ha dichiarato che “non c‘è differenza” tra l’Isil, il PKK e l’organizzazione di Fethullah Gulen, accusata del tentato golpe del 15 luglio.