Sarebbe opera di un kamikaze dell’Isil, secondo le autorità turche, l’esplosione che ha investito una festa di matrimonio a Gazientep, località curda del sud-est, provocando almeno 50 morti e un centi
Sarebbe opera di un kamikaze dell’Isil, secondo le autorità turche, l’esplosione che ha investito una festa di matrimonio a Gazientep, località curda del sud-est, provocando almeno 50 morti e un centinaio di feriti.
L’azione potrebbe essere una vendetta per la conquista di Manbij, in Siria, da parte delle forze curde.
Intanto, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan traccia un parallelo tra gli attentati e il fallito colpo di Stato del 15 luglio, dichiarando che “non c‘è differenza” tra l’Isil, il PKK e l’organizzazione di Fethullah Gulen.
Il vice premier turco, Mehmet Şimşek, afferma: “Supereremo questi problemi con una grande solidarietà. Siamo uno Stato forte e combattiamo una battaglia difficile contro tutte le organizzazioni terroristiche. Se Dio vuole, ne usciremo vincitori.”
Lo scoppio è stato così forte da essere sentito in tutta la città, che ospita oltre un milione e mezzo di abitanti.
Negli ultimi giorni, due esplosioni hanno colpito due stazioni di polizia, causando 6 morti e oltre 200 feriti.