Turchia, Erdogan: "Il Pkk, l'Isil e l'organizzazione di Gülen sono la stessa cosa"

Turchia, Erdogan: "Il Pkk, l'Isil e l'organizzazione di Gülen sono la stessa cosa"
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

In Turchia dietro gli attacchi del PKK c‘è Fetullah Gülen : così ha parlato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan dopo gli attentati che hanno colpito le forze di sicurezza nelle zone orientali del

PUBBLICITÀ

In Turchia dietro gli attacchi del PKK c‘è Fetullah Gülen : così ha parlato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan dopo gli attentati che hanno colpito le forze di sicurezza nelle zone orientali del Paese facendo almeno 12 morti e quasi 300 feriti.

Secondo Erdogan gli attacchi sono una vendetta per il 15 luglio, ovvero per il fallimento del golpe. “Questi attentati dimostrano che non c‘è alcuna differenza tra il Pkk, l’Isil e l’organizzazione di Gulen. Perseguono tutte lo stesso obiettivo”, ha detto Erdogan nel palazzo presidenziale di Ankara durante un incontro di organizzazioni non governative islamiche.

Il presidente turco ha, poi, puntato il dito contro l’Occidente:“L’Europa non ci ha capito, non ci capisce e non capirà la nostra lotta contro il Pkk. Noi sappiano che non sono onesti nei nostri confronti. Non faremo nessun passo indietro, le nostre operazioni militari, di polizia e giudiziarie continueranno. La nostra offensiva va avanti”.

Nel mirino di Erdogan sono finiti nei giorni scorsi sospetti sostenitori e finanziatori di Fetullah Gülen, l’imam in auto esilio negli Stati Uniti che le autorità turche considerano il regista del fallito golpe del 15 luglio. La polizia ha già arrestato 60 manager. La Turchia ha chiesto a Washington l’estradizione di Gülen.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Turchia, forze di sicurezza sotto attacco: 14 morti e circa 300 feriti

Turchia, le incognite del processo di pace

"Turchi ingrati", così i sostenitori di Erdoğan dopo la sconfitta a Istanbul e Ankara