Rio 2016: intervista alla Kelmendi, prima kosovara a vincere l'oro olimpico

Rio 2016: intervista alla Kelmendi, prima kosovara a vincere l'oro olimpico
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Majilinda Kelmendi è riuscita a fare la storia domenica, diventando la prima kosovara a vincere una medaglia olimpica per il suo Paese.

PUBBLICITÀ

Majilinda Kelmendi è riuscita a fare la storia domenica, diventando la prima kosovara a vincere una medaglia olimpica per il suo Paese. La 25enne judoka ha avuto la meglio sull’azzurra Odette Giuffrida in un combattimento che lei e i suoi connazionali non dimenticheranno tanto facilmente.

Majilinda Kelmendi: “Questa volta ero davvero concentrata e volevo vincere a tutti i costi. Non solo perché ero la favorita, ma anche per il mio Paese. E’ la prima volta che il Kosovo partecipa alle Olimpiadi. Volevo vincere, seriamente. Il giorno della competizione continuavo a ripetermi: ‘sto bene, sono forte, posso farcela, sono la migliore al mondo’. Ero molto fiduciosa, anche se un po’ stressata, ma questo è normale”.

La Kelmendi in passato rifiutò diverse offerte milionarie di altri Paesi, che la volevano veder competere sotto la propria bandiera.

Majilinda Kelmendi: “Ero giovane ma sapevo che il mio Paese aveva bisogno di me per farsi conoscere. E sapevo che io potevo farlo meglio e più facilmente di altri. Oggi sono felicissima che questa medaglia sia per il Kosovo, che non sia finita nelle mani di un altro Paese, perché credetemi, non ci sono soldi, non ci sono milioni al mondo che possono farti sentire come mi sento io oggi. Puoi anche avere dei miliardi in banca, ma questo non significa che la gente ti rispetterà”.

Il judo, come spiega l’atleta, non è solo uno sport, ma molto di più.

Majilinda Kelmendi: “Il judo è quel tipo di sport che ti insegna il rispetto per tutto e per tutti.
Quando iniziai a praticarlo, cambiai completamente. Da piccola ero tranquillissima, avevo quasi paura ad uscire di casa. Poi intrapresi la strada del judo e oggi sono molto più forte, ho una personalità più forte. E come ho già detto, crescere con il judo ti porta a rispettare maggiormente gli altri e tutto ciò che ti circonda. Inoltre questo sport fa sì che ci sia un perfetto equilibrio tra mente e corpo. Quindi, anche se non diventerai un campione, almeno sarai una persona stupenda”.

Ora però la Kelmendi deve fare i conti con un’indagine in corso per valutare il suo stato. La kosovara, infatti, si era rifiutata di sottoporsi a un controllo antidoping a sorpresa lo scorso giugno.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Rio 2016 chiude i battenti

Grand Slam di Antalya, il mondo del judo saluta la perla della Turchia

Grand Slam di Antalya, seconda giornata tra leggende e conferme